mercoledì 16 febbraio 2011

La preparazione di una storia da parte di Jill Barklem è minuziosa e richiede circa due anni di lavoro. Iniazialmente c'è un attento lavoro di ricerca e di osservazione per raccogliere tutti particolari utili al racconto. L'autrice scatta numerosissime fotografie, soprattutto se la vicenda si svolge in una stagione ben precisa. La stesura della storia avviene contemporanemante allo studio dello spazio da dedicare alle immagini, che sono esclusivamente ad acquerello, e del tipo meno costoso perché, sostiene Jill, conferisce alle illustrazioni un aspetto più fragile e delicato. A volte Jill fa decine di schizzi di un solo disegno, prima di ritenersi sodisfatta dell'effetto d'insieme e pronta per l'illustrazione definitiva, che traccia su un cartoncino Bristol, ripassando le linee a matita e successivamente con l'inchiostro di seppia, per mezzo di un particolare pennino al quale tierne molto. Le zone d'ombra vengono sfumate in blu, e in giallo quelle illuminate. Un disegno grande può richiederle anche tre mesi di attento lavoro.
Nel momento della pubblicazione della raccolta delle prime quattro storie, l'autrice si stava dedicando a Boscodirovo da circa dodici anni, questo particolare può dare un'idea del minuzioso lavoro che si cela dietro queste storie apparentemente molto semplici.

Stranamente l'autrice ha dichiarato di non sentirsi mai completamente soddisfatta e che il risultato finale, il libro, è sempre lontano dall'immagine che si era creata nella mente.
A smentirla c'è il grande successo delle sue storie e dei suoi personaggi e il mondo di Boscodirovo è un regno incantato nel quale grandi e piccoli continuano ad entrare, attraverso i libri e anche sul web.

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